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giovedì 25 aprile 2013

Tra Mare e Terra...

Il Gruppo Gallozzi nasce a Salerno nel 1952, quando due giovani, Giuseppe e Titina, l'uno di 29 anni, l'altra di 22 decisero di dar vita al loro sogno: avviare una propria attività imprenditoriale.
Quel sogno era legato all'intuizione che lo sviluppo della città di Salerno e dell'intero mezzogiorno fossero legati allo sviluppo delle economie del mare. Così, con poche risorse, ma con tanta voglia di fare, investirono tutto ciò che avevano in una ditta individuale, la Giuseppe Gallozzi, Agenzia Marittima e Spedizioni, che avviò i primi collegamenti marittimi tra il porto di Salerno ed i mercati della Gran Bretagna e Nord Europa.
Anno dopo anno il lavoro tenace e lungimirante consentì all'azienda di crescere e con essa il porto di Salerno.
Nel 1948 Giuseppe fu nominato ''Baronetto" da sua Maestà la Regina Elisabetta II, per aver dedicato trent'anni della sua vita allo sviluppo delle relazioni mercantili tra l'Italia ed il Regno Unito. Alla prematura scomparsa nel 191, del fondatore Giseppe, forte dell'esperienza già maturata in azienda, la presidenza del Gruppo è stata assunta dal figlio Agostino, affiancato dai fratelli Vincenzo ed Enrico,uniti in un solido spirito di teamwork.... 
Infatti nel 2002, motivato da una forte passione per il mare e per la nautica al consolidato core business affianca una nuova straordinaria iniziativa imprenditoriale: il progetto per la realizzazione di un porto turistico privato da 1000 posti barca sul litorale salernitano  ad un passo della costiera amalfitana, Capri, Positano.
Marina d'Arechi- Port Village si sviluppa nell'area di levante nella Città di Salerno, in una posizione che incanta per la propria bellezza.
Navigando per sole otto miglia si giunge ad Amalfi, proseguendo ancora si approda a Positano e dopo poche miglia all'isola di Capri. Verso Sud si arriva a Punta Licosa e di qui si naviga nelle acque azzurre ed incontaminate di Acciaroli, Palinuro, Camerota. In questi luoghi straordinari, va in scena il perfetto equilibrio tra natura, mare e Italian Way of Life.
I lavori per la sua costruzione iniziarono a settembre del 2010 e finiranno nel 2015.
I suoi spazi e servizi per il diporto, lo svago, il divertimento e il relax sono stati immaginati e progettati per soddisfare le esigenze di quanti frequenteranno la struttura, da mare e da terra, tutto l'anno.
Il Salerno Port Village è l'unico luogo nel Mediterraneo in cui il momento di passaggio dalla navigazione all'approdo di passaggio dalla  navigazione all'approdo si trasforma in un percorso di forti sensazioni.
Marina d'Arechi- Port Village ospiterà 1000 posti barca da 10 a 100 metri e il porto potrà essere accessibile solo ai proprietari di queste barche. Ci saranno 27000 mq di aree giardino, beauty farm, shopping, anfiteatro , ristoranti, yatch club, baby club, sport acquatici. A due passi dl porto: piscina, campi da tennis, calcetto, golf club, spiagge.
Sospesa tra mare e terra, sorge dalle acque del canale la struttura architettonica progettata da Santiago Calatrava,aperta sull'orizzonte da oriente e occidente. Completa la struttura, la foglia sospesa sostenuta da " il mastile" e il ponte strallato e costituisce il collegamento tra terra e mare...
Noi studenti con i professori siamo andati a visitare il Castello Arechi do si può anche ammirare un bellissimo panorama della città.
Il Castello risale ai tempi medievali e dominava la città di Salerno, la sua costruzione fu devisa dal Duca Arechi II.
Anticamente era una fortezza, nella quale venivano rinchiusi i prigionieri arrestati per i crimini commessi.
Antiche leggende ci narrano che il castello Arechi e il Forte la Carnale fossero collegati da un tunnel sotterraneo però nessuno ha mai trovato tracce di questo passaggio segreto. 
Oggi il castello è un luogo di turismo, dove la gente si rilassa e scopre le meraviglie e i segreti del castello.
Arrivati sul terrazzo ci si trova davanti uno spettacolo mozzafiato, ti trovi di fronte a una grande città, distesa lungo il mare pronta ad accogliere chiunque voglia conoscere la bellezza e la storia.







Museo dello Sbarco




Pochi giorni fa insieme alla nostra scuola noi alunni delle classi 3A, 3C e 2A dell'Istituto San Tommaso d'Aquino siamo andati a visitare il Museo dello Sbarco di Salerno, che si trova lungo la Litoranea.
Appena arrivati ci ha accolti una giuda, che ci ha fatto rivivere con l'aiuto di alcune fotografie e degli oggetti che sono stati ritrovati, la storia della Seconda guerra mondiale, quando Salerno, anche se per pochi mesi, è stata capitale d'Italia.
Questo museo oltre a darci la possibilità di conoscere la storia e gli avvenimenti che accaddero a quel tempo, ci ha dato l'opportunità di toccare con mano tutti gli oggetti e gli indumenti che sono stati ritrovati: elmetti, pistole, missili, divise, ma l'oggetto che più mi ha stupito è stato il paracadute che non era come quelli di oggi,  con un tessuto sintetico, ma veniva creato con la seta. Si tratta di un museo ricco di storia , di bellezza, è un posto di calma e di tranquillità che, anche se solo per poche ore, ci ha fatto rivivere le stesse emozioni che probabilmente hanno vissuto i nostri antenati.

martedì 9 aprile 2013

Forte la Carnale








Il Forte La Carnale di Salerno è una torre  edificata sulla costa, nei pressi della foce del fiume Irno. Questa roccaforte faceva parte di un sistema di difesa che fu realizzato a partire dal 1563 allo scopo di difendere la città dalle incursioni Saracene.
La torre (o forte) Carnale fu costruita intorno al 1569 dall’imprenditore Andrea Di Gaeta di Coperchia ed originariamente sorgeva direttamente sul mare. Si trova a poche centinaia di metri dalla foce del fiume Irno ed è relazionata come sistema difensivo con le "Torri costiere" di Angellara, Torrione e Vietri.
La struttura della Carnale è a pianta quadrata con merlature e presenta, nella parte superiore, una piccola torre per l'alloggio dei soldati. Essa apparteneva alle torri da cui partivano soldati a cavallo per avvertire la popolazione in caso di attacco dal mare. Infatti il nome deriva da una strage di Saraceni avvenuta nell'anno 872 attorno al promontorio su cui sorge il forte. L'edificio viene chiamato anche "la Polveriera", giacché nell'Ottocento  era adibito dai Borbone a deposito militare di munizioni.
Il forte La Carnale fu teatro della strenua difesa di Salerno da parte del cosiddetto "Masaniello salernitano",Ippolito di Pastina, ribellatosi contro i soprusi degli Spagnoli nel Seicento: Ippolito scelse di dislocare il "Comando Popolare" della sua rivolta nell'antico forte La Carnale nel 1647 per quasi un anno. Successivamente il forte nel 1764 raccolse i morti dovuti alla terribile carestia di quell'anno. Il forte poi divenne una munita fortezza borbonica nel 1828, e se ne servì come osservatorio di manovre militari Francesco I. Dopo l'Unità d'Italia e fino al 1924 fu adibito a deposito di munizioni.
Nella seconda guerra mondiale fu rinforzato con "bunker" e subì molti danni durante lo Sbarco di Salerno nel settembre 1943.

Teatro Verdi








Il Teatro Municipale Giuseppe Verdi di Salerno è un teatro a struttura lignea dell'Ottocento, con quattro ordini di palchi e un loggione.
Fu progettato nel 1863 Il progetto definitivo fu redatto dall'ingegnere Antonino D’Amora e dall’architetto Giuseppe Menichini, che si basarono sulle proporzioni del Teatro San Carlo di Napoli  ma con una sala cinque volte più piccola. I lavori iniziarono il 1 aprile 1864.Nel 1869 fu ultimata l'opera di costruzione. 
Nel 1869 fu ultimata l'opera di costruzione che si presentava allora quasi come oggi (aveva solo due palchi in più sacrificati ai primi del Novecento per costruire due uscite di sicurezza). Il teatro era costituito inizialmente da un palcoscenico con uno sfondato di 94 palmi, da una platea con una capienza di 240 sedie, da 4 file di 17 palchi ognuna, da 4 palchi ancora oggi detti "della lettera" (perché contrassegnati da una lettera dell'alfabeto) e dal loggione. Le decorazioni interne sono dei pittori Gaetano e Fortunato d'Agostino che furono affiancati da numerosi artisti salernitani e partenopei. Di particolare pregio è il soffitto, dipinto da Pasquale di Crescito, che raffigura il musicista Gioacchino Rossini  intento a dirigere le sue opere mentre viene ispirato dalle nove muse.  Notevole per fattura è anche il sipario, all'epoca definito "il più bello esistente in Italia", realizzato da Domenico Morelli con la collaborazione degli allievi Giuseppe Sciuti ed Ignazio Perricci. Vi è raffigurata la cacciata dei Saraceni da Salerno dell'871 L'ingresso della platea è preceduto da una pregevole statua in bronzo raffigurante "Pergolesi morente" opera dello scultore Giovanni Battista Amendola.

Lungomare Trieste







Il lungomare Trieste di Salerno, è un grande giardino alberato che parte da piazza della Libertà.
Fino all'Ottocento, non esisteva ancora, solo verso il secolo scorso vennero creati i primi giardini fino all'altezza del Palazzo della Provincia.
Nel 1933, fu definito come l’opera più bella eseguita per l’abbellimento della città ed è lungo circa 1300 km. Segue le più importanti opere pubbliche come: Palazzo di Giustizia e Palazzo della Prefettura...
Il Lungomare è stato sottoposto ad un esteso lavoro di valorizzazione con un nuovo arredo urbano all'inizio degli anni novanta. 
Il giardino è costituito da tre viali paralleli separati da aiuole, alberi e palme. 
Si tratta di un posto che trasmette calma e tranquillità. Qui puoi trovare tanti artisti  come musicisti, ragazzi che ballano, ritrattisti e pittori che creano favolose opere d'arte.