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martedì 9 aprile 2013

Forte la Carnale








Il Forte La Carnale di Salerno è una torre  edificata sulla costa, nei pressi della foce del fiume Irno. Questa roccaforte faceva parte di un sistema di difesa che fu realizzato a partire dal 1563 allo scopo di difendere la città dalle incursioni Saracene.
La torre (o forte) Carnale fu costruita intorno al 1569 dall’imprenditore Andrea Di Gaeta di Coperchia ed originariamente sorgeva direttamente sul mare. Si trova a poche centinaia di metri dalla foce del fiume Irno ed è relazionata come sistema difensivo con le "Torri costiere" di Angellara, Torrione e Vietri.
La struttura della Carnale è a pianta quadrata con merlature e presenta, nella parte superiore, una piccola torre per l'alloggio dei soldati. Essa apparteneva alle torri da cui partivano soldati a cavallo per avvertire la popolazione in caso di attacco dal mare. Infatti il nome deriva da una strage di Saraceni avvenuta nell'anno 872 attorno al promontorio su cui sorge il forte. L'edificio viene chiamato anche "la Polveriera", giacché nell'Ottocento  era adibito dai Borbone a deposito militare di munizioni.
Il forte La Carnale fu teatro della strenua difesa di Salerno da parte del cosiddetto "Masaniello salernitano",Ippolito di Pastina, ribellatosi contro i soprusi degli Spagnoli nel Seicento: Ippolito scelse di dislocare il "Comando Popolare" della sua rivolta nell'antico forte La Carnale nel 1647 per quasi un anno. Successivamente il forte nel 1764 raccolse i morti dovuti alla terribile carestia di quell'anno. Il forte poi divenne una munita fortezza borbonica nel 1828, e se ne servì come osservatorio di manovre militari Francesco I. Dopo l'Unità d'Italia e fino al 1924 fu adibito a deposito di munizioni.
Nella seconda guerra mondiale fu rinforzato con "bunker" e subì molti danni durante lo Sbarco di Salerno nel settembre 1943.

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