Castello di Arechi è un castello medievale, situato ad un'altezza di circa 300 metri sul livello del mare, che domina la città ed il golfo di Salerno. È detto di Arechi perché la costruzione di questa fortificazione si associa, tradizionalmente, al duca longobardo Arechi II.La più antica fase costruttiva, secondo alcune indagini ed è opera di maestranze goto-bizantine ai tempi di Narsete. Altri studiosi invece affermano che una prima fortificazione sul colle Bonadies fu costruita nel III secolo, in epoca tardo-romana. Il castello, tuttavia, assunse grande importanza militare nell'VIII secolo, con il principe longobardo Arechi II che, seppure non introdusse particolari modifiche al fortilizio, ne fece il cardine delsistema difensivo della città Nel 774 questo principe considerò la posizione strategica della città e fece di Salerno la residenza della corte del ducato di Benevento. La città infatti rappresentava una testa di ponte per i commerci e per il controllo dei traffici con gli altri territori del Mediterraneo. Di qui la sua attenzione alle fortificazioni: il castello divenne il vertice di un sistema difensivo triangolare, le mura calavano giù lungo i pendii del colle Bonadies cingendo di fatto tutta l'antica Salernum fino al mare.l castello e la cinta resero Salerno "per natura e per arte imprendibile, non essendo in Italia una rocca più munita di essa", come testimonia Paolo Diacono nella sua "Historia Longobardorum". Di fatti la città non fu mai espugnata, anche nel 1077 quando l'ultimo principe longobardo, Gisulfo II, si difese strenuamente contro l'assedio del normanno Roberto il Guiscardo, prima di arrendersi per mancanza di viveri.In epoca normanna, angioina ed aragonese si ebbero molti ampliamenti della fortificazione. Nel 1820, nel castello ebbe luogo una congiura carbonara, con l'intento di causare un'insurrezione popolare; ma a causa del tradimento di un affiliato, fallì tutto. Dopo un lungo periodo di abbandono in seguito all'unità d'Italia, il castello divenne proprietà della Provincia di Salerno che ne cominciò i lavori di restauro dopo l'alluvione del 1954. Recentemente (2001) è stata riaperta anche la vicina Bastiglia. Il 1 marzo 1992 le Poste Italiane gli hanno dedicato un francobollo.
Il colle su cui sorge il castello è chiamato "Bonadies" ("buongiorno"), poiché all'alba -essendo la parte più alta della città- il sole che sorgeva da est ne illuminava per primo il vertice.
Grazie all'impervietà della sua collocazione, il castello è sempre rimasto inespugnato. Attualmente boscosa, nel Medioevo la collina era completamente priva di alberi, onde facilitare l'avvistamento di chi ne compisse l'ascensione. Durante gli assedi, dal castello venivano lanciate, o lasciate semplicemente rotolare, grosse pietre con delle possenti macchine.
Come in tutte le leggende romantiche riguardanti i vecchi castelli, una tradizione vuole che esistano uno o più passaggi segreti che collegano il castello con le antiche torri d'avvistamento delle mura, soprattutto, col Forte La Carnale. Non mancano, poi, storie di fantasmi.
Una tragedia di Ugo Foscolo, la Ricciarda, è ambientata nel Castello di Arechi. L'autore ne fu ispirato durante una breve visita a Salerno nel 1812.
Il Castello, nel corso dei secoli, è stato più volte chiamato in maniera differente: "il castello" semplicemente, "il castellaccio", "il castello principale" (per distinguerlo dalle altre fortificazioni "secondarie"), "la torre maggiore" o "torre", "la rocca". Il toponimo più ricorrente è "Castello di Arechi II".HO deciso di parlare di questo meraviglioso castello perchè '' ha fatto parte della mia infanzia''!
Il Castello Arechi di Salerno è un luogo particolarmente significativo per me. Per me è veramente molto importante perchè all'età di quattro anni, anche se non ne ho ricordo, mia madre mi portò a visitare questo meraviglioso castello. Io non ho nessun ricordo di questa visita ma mia madre mi ha raccontato ogni minimo dettaglio. Mi ha detto che osservavo con molto interesse il Castello e che mi entusiasmava molto ascoltare ciò che diceva la guida!
Però, il momento in cui mi sono divertita tantissimo è stato quando abbiamo fatto il pick-nick dopo la visita guidata.
Mia madre mi ha anche raccontato che correvo ovunque ridendo felice. Mi ha detto che volevo far assaggiare il mio gelato a tutte le persone che incontravo e portavo tutte queste persone da lei per farle sedere con noi...
Posso affermare che è stata una giornata bellissima che, anche se non ne ho ricordo, non dimenticherò mai!!!
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