Il calcio è stato da sempre il mio sport preferito, infatti uno dei miei sogni è diventare un calciatore professionista. Tre volte a settimana frequento una scuola calcio, nella quale ho imparato le basi di questo sport divertendomi.Insomma questo sport mi piace davvero molto.
Questo blog partecipa al progetto www.crescerecheavventura.it
progetto finanziato da Fondazione Telecom Italia
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mercoledì 27 marzo 2013
Il calcio
Il calcio è stato da sempre il mio sport preferito, infatti uno dei miei sogni è diventare un calciatore professionista. Tre volte a settimana frequento una scuola calcio, nella quale ho imparato le basi di questo sport divertendomi.Insomma questo sport mi piace davvero molto.
Ecco il mio divertimento!
Fin da quando ero piccola, in estate io e la mia famiglia andavamo all'acqua Farm. La prima volta che sono andata, per me è stato molto divertente perchè era la prima volta che andavo sullo scivolo acquatico. Inizialmente ero spaventata ma superata la mia paura è stata un'esperienza bellissima.
Mi diverto così
Io mi diverto andando alle giostre che si trovano a lungomare , ci vado con i miei amici così mi diverto di più. Una delle giostre che mi diverte di più è il the king , quando ci salgo sopra mi sembra di volare è davvero divertente anche se la prima volta sembra un pò pauroso . E' davvero bello salire sul the king sentire le persone che urlano di divertimento, vi consiglio di provarla perchè è davvero stupenda ...Io ci sono andata più di dieci volte e continuerò ad andarci .
il mio cortile
Il posto in cui mi diverto è il mio cortile infatti spesso il pomeriggio gioco con i miei amici a pallone.Il cortile si trova davanti casa , in un angolo c'e anche un giardino pieno fiori dove io alcune volte mi diverto ad innaffiare i fiori .Mi piacerebbe anche avere degli alberi da frutto sia per avere la frutta sia per ripararmi dal sole quando fa caldo
Il posto in cui mi diverto è il mio cortile infatti spesso il pomeriggio gioco con i miei amici a pallone.Il cortile si trova davanti casa , in un angolo c'e anche un giardino pieno fiori dove io alcune volte mi diverto ad innaffiare i fiori .Mi piacerebbe anche avere degli alberi da frutto sia per avere la frutta sia per ripararmi dal sole quando fa caldo
CAMPO VOLPE DI SALERNO
IL mio divertimento da piccolo era andare a visitare con mio padre il campo Volpe,che prima di essere distrutto da questi signori era un campo veramente stupendo.
Io di questo campo ho dei bei ricordi ,perchè mio padre mi portò a fare la foto con la squadra.
io quel giorno non lo dimenticherò mai.
dico soltanto una cosa a lotirchio: NON PUOI ROVINARE LA STORIA!!!!!
1919
Io di questo campo ho dei bei ricordi ,perchè mio padre mi portò a fare la foto con la squadra.
io quel giorno non lo dimenticherò mai.
dico soltanto una cosa a lotirchio: NON PUOI ROVINARE LA STORIA!!!!!
1919
Divertirsi al corso ; )
Dove mi diverto molto è il corso. Li ci passo molto tempo con le mie amiche a fare scherzi alle persone ed anche a mangiare il nostro yougurt preferito :d . E' un posto dove ci ritroviamo sempre per raccontarci tutti i nostri segreti le nostre paure e nostri pensieri...Questo per noi è il nostro ritrovo che nel bene e nel male ci ha reso ancora più amiche.
P.S.
Che divertimento!
Da quando ero piccola, i miei genitori mi portavano all'Isola Verde: un parco acquatico con molti scivoli.
Io e i miei amici stavamo sempre in aqcua e più gli anni passavano, più noi ci facevamo grandi e più noi provavamo scivoli molto pericolosi. Nonostante io sia cresciuta, mi piace tutt'ora fare gli scivoli per i bambini perchè mi riportano in mente ricordi della mia infanzia e quando ormai ho provato tutti gli scivoli più volte mi rilasso nella piscina con l'idromassaggio.
Io adoro andare all'Isola Verde perchè mi diverto molto e spero che quest'anno ci riandrò di nuovo. :))
martedì 26 marzo 2013
L'indimenticabile parco
Quando ero piccola,quasi tutte le domeniche d'estate,io e la mia famiglia andavamo a pranzo da mia zia,che abita in un parco.
Con mia cugina il pomeriggio passeggiavamo tra gli alberi ed è stata lei a insegnarmi ad andare in bici proprio in quel parco,che resterà sempre nei ricordi più belli della mia infanzia!
Con mia cugina il pomeriggio passeggiavamo tra gli alberi ed è stata lei a insegnarmi ad andare in bici proprio in quel parco,che resterà sempre nei ricordi più belli della mia infanzia!
Che bei ricordi!
Un posto in cui amavo andare ogni estate era la casa al mare dei miei zii.
Io e i miei cugini passavamo intere giornate lì; andavamo a mare, giocavamo a pallavolo, stavamo a casa oppure giravamo in bici. Quando il pomeriggio tornavamo dalla spiaggia oppure non sapevamo che fare, aiutavamo mia zia con il suo orticello sporcandoci tutti di terreno.
Io amo molto stare in compagnia dei miei cugini perchè mi diverto molto soprattutto al mare sto davvero bene, tanto che non vorrei mai più andarmene. =)
Che bei tempi!
Intorno al 2005, all'epoca della storica playstation 1, che ha segnato l'inizio degli straordinari progressi della sony, c'era un piccolissimo negozio, precisamente a via Irno, nel quale andavo spesso a comprare videogames per la console di cui ho parlato prima. Quel negozio, seppur insignificante per altri, per me è stato fantastico perchè ha segnato un importante periodo della mia vita, l'infanzia. Pensate che lì comprai il mio primo videogame in assoluto, Crash Bandicoot (di cui sono ancora un grande fan), ed ho ancora il disco conservato a casa! Esso, anche se è completamente graffiato e non più funzionante, ha assunto per me un grandissimo valore affettivo, e quindi lo conservo ancora come se fosse nuovo di zecca. Mi ricordo che nel negazio c'era una deliziosa signora: era molto gentile con me, tanto che talvolta mi offriva un gioco gratis o mi faceva uno sconto su quelli che compravo. Peccato che il negozio chiuse circa nel 2008 per motivi da me sconosciuti, ma, come ho già detto, rimarrà sempre nel mio cuore. Chissà ora dov'è la signora...
lunedì 25 marzo 2013
IL Centro Storico
Il Centro storico di Salerno è il nucleo della città vecchia che si sviluppa nei vicoli di origine medievale dall'estremità occidentale della città (ai limiti della costiera amalfitana) fino al torrente Rafastia. L'abitato ha origine intorno al 197 a.c quando i romani fondarono l'antica Salernum. Nel 197 a.c fu dedotta una colonia romana ad castrum Salerni. Questa colonia fu ascritta alla tribù Menenia ed ebbe il ruolo di controllare la regione, in particolare le popolazione della Piana del Sele che si erano schierate con Annibale. La città era attraversata dalla via Popilia e presumibilmente si sviluppava intorno alle attuali via Tasso e via Dei Canali; in particolare via Tasso doveva costituire il decumano maggiore.Intorno alla cittadina romana si sviluppò nel Medioevo la Salerno dei Longobardi. Durante il periodo di Arechi II, che fece di Salerno una delle sedi della sua corte, la città si ampliò ulteriormente e si dotò del caratteristico sistema difensivo triangolare che è rimasto immortalato nell'iconografia medioevale e rinascimentale: la città era fornita di mura che calavano dal castello di Arechi, all'apice della collina che la sovrasta, e la cingevano fino a raggiungere il mare; i due rami della cinta erano quindi uniti da una muraglia che correva lungo la spiaggia intervallata da torri e bastioni. A partire dal Cinquecento la città si arricchì di palazzi gentilizi e di chiese che costituiscono tuttora il complesso edilizio dell'abitato.
Piazza Flavio Gioia
In origine le due piazze costituivano un unico luogo.
Qui si svolgeva la celebre Fiera di San Matteo che, nel Medioevo ed in età moderna, era una delle più prestigiose dell'intera Italia Meridionale, attirando l'arrivo di mercanti da ogni parte. Per l'occasione l'area veniva attrezzata con baracche per il deposito e l'esposizione delle merci di ogni genere.
La grande piazza era anche il luogo dove venivano eseguite le condanne capitali. Per questo motivo, sul lato destro di piazza Portanova è ancora oggi visibile un dipinto murale di fine Seicento, la cosiddetta Madonna delle Grazie, un'edicola votiva dove sostavano i condannati per l'ultima preghiera.
Sul lato opposto è collocata invece la chiesa di San Pietro in Vinculis, in passato sede dell'omonima confraternita che svolgeva assistenza ai carcerati.
Tra le due piazze esiste ancora oggi la Porta Nuova realizzata nel 1754 dal maestro Ragozzino. Alla sua sommità è collocata una grandiosa statua raffigurante San Matteo, patrono e protettore della città, opera del 1756 dello scultore Francesco Pagano.
L'ottagonale Piazza Flavio Gioia, comunemente chiamata "La Rotonda" è stata arricchita, nel 1997, di una scultura raffigurante due delfini, opera del maestro Riccardo Dalisi che ha inteso così valorizzare il legame tra la città e il mare.
Recentemente restaurate le due piazze occupano oggi due spazi distinti: due salotti nel cuore della città antica dedicati al passeggio e ad eventi e manifestazioni spettacolari.
Largo Campo
Il campo fu il centro del tessuto urbano compreso fra l'asse viario della porta di Mare e la porta occidentale posta all' estremità di via Portacatena, entrambe aperte verso le aree di attracco dei trasporti marittimi.
Qui giungevano due delle principali arterie cittadine: la dogana dei grani, attualmente via dogana vecchia, dove si esercitava il commercio dei cereali e sul quale fin dal 1578, è documentato il palazzo di città, sull'area dove ancora vediamo, naturalmente sottoposto a ricostruzioni e adattamenti, il Municipio vecchio;e la via degli speziali, attualmente Giovanni da Procida dove oltre le aromatari e che ne determinavano il toponimo,trovavano sede alcuni studi notarili, le Curie, anche se queste in maggiore concentrazione erano poste nella parte della strada oltre l'incrocio con via della Porta di Mare, tratto che al '600 avrà perso la denominazione originaria per essere detta la via delle Curie.
Gli elementi che determinano l'aspetto attuale del campo compaiono nella documentazione giunta fino a noi nel corso del '500, per cui possiamo ben dire che,salvo le ovvie ricostruzioni l'impianto e la riparazione fragili spazi vuoti e gli ingombri immobiliari sono rimasti immutati da circa cinque secoli.
Il lato settentrionale del largo è costituito dalle case che dal 1546 troviamo in possesso della famiglia Solimene.
Nel 1580 erano descritte prospettanti verso la chiesa di Sant'Andrea, al di sopra del campo.
Lungo il lato meridionale del campo vediamo l'imponente facciata di palazzo Geovese.
Da casa degli Sciabica 1567 troviamo che saranno in possesso di Antonio Maria Ruggi; saranno vendute nel 1621 a Tommaso Pinto, per poi arrivare in possesso di Re Fabrizio.
giovedì 21 marzo 2013
Chiesa di San Giorgio
La chiesa di San Giorgio di Salerno viene giudicata come "la più bella chiesa barocca", si trova in via Duomo a poche centinaia di metri dal Duomo.
Faceva parte di un monastero di suore Benedettine.
All'interno della chiesa si trovano dei dipinti murali tra i quali spiccano i pannelli murali con le storie della vita di San Benedetto e il paradiso Salernitano nella cupola. Sempre all'interno si possono ammirare due famosi dipinti di Andrea Sabatini, il miglior pittore italiano del meridione, intitolate la suora Pregante e la Vergine dal Bambino Gesù attorniati dai Santi. L'altare marmoreo è decorato con angeli e bassorilievi di pregiata manifattura dove risaltano gli inserti in madreperla.
Via dei Mercanti
Via dei Mercanti di Salerno è una strada che attraversa tutto il centro storico di Salerno rappresentandone la principale via di comunicazione.
Prima via dei Mercanti era chiamata "Drapperia" perché lungo di essa vi erano molti negozi di "drappi".Questa via è lunga circa un chilometro, si estende dall'Arco Arechi fino a Pazza Portanova.
Lungo la via sorgono alcune chiese quali la chiesa di San Giorgio e la chiesa di San Gregorio
A circa metà via si trova via Duomo che porta al Duomo di Salerno.
Negli ultimi anni via dei Mercanti è stata ampliata
prolungata fino al corso Vittorio Emanuele.
Prima via dei Mercanti era chiamata "Drapperia" perché lungo di essa vi erano molti negozi di "drappi".Questa via è lunga circa un chilometro, si estende dall'Arco Arechi fino a Pazza Portanova.
Lungo la via sorgono alcune chiese quali la chiesa di San Giorgio e la chiesa di San Gregorio
A circa metà via si trova via Duomo che porta al Duomo di Salerno.
Negli ultimi anni via dei Mercanti è stata ampliata
prolungata fino al corso Vittorio Emanuele.
martedì 19 marzo 2013
LA MIA VITA A BARONISSI...
Fino all'età di 7 anni ho vissuto a Baronissi. Era una bella casetta con giardino chiuso da un cancello.
Al piano di sopra c'era mia zia. Aveovo una bella e grande stanzetta; una delle finestre affacciavasul terreno di una vicina ed io mi divertivo ad osservare gli animali.
Davanti casa c'era un grosso albero di arance con cui mamma ci faceva delle ottime spremute. In Estate poi il cortile era pieno di giochi come il dondolo e gonfiavamo anche la piscina: era così divertente tuffarci e schizzarci con l'acqua.
Mio nonno aveva creato un piccolo orto e aveva piantato una pianta d'uva fragola.
Ricordo sempre con gioia quel periodo perchè la nostra casa era sempre piena di gente e non avevo il tempo di annoiarmi.
Al piano di sopra c'era mia zia. Aveovo una bella e grande stanzetta; una delle finestre affacciavasul terreno di una vicina ed io mi divertivo ad osservare gli animali.
Davanti casa c'era un grosso albero di arance con cui mamma ci faceva delle ottime spremute. In Estate poi il cortile era pieno di giochi come il dondolo e gonfiavamo anche la piscina: era così divertente tuffarci e schizzarci con l'acqua.
Mio nonno aveva creato un piccolo orto e aveva piantato una pianta d'uva fragola.
Ricordo sempre con gioia quel periodo perchè la nostra casa era sempre piena di gente e non avevo il tempo di annoiarmi.
lunedì 18 marzo 2013
I miei ricordi
Da piccola andavo sempre nel parco , che si trova nel mio rione , ma non solo da piccola ancora oggi ci vado e dondolo sull'altalena anche se ho una certa età!! Lì ho conosciuto una delle mie migliori amiche . Ora vi racconto! Era un giorno d'estate , io avevo dieci anni e mia mamma non mi lasciava uscire da sola ma quel giorno scesi . Arrivata al parco , vidi lei ! Era una bambina con i capelli biondi , una corporatura snella e degli occhi verdi . Lei stava seduta su una panchina da sola , andai da lei , mi presentai e da lì incominciammo a parlare , parlare ... Da quel momento ho capito che è bello fare nuove amicizie e conoscere gente nuova . Da quel giorno io e la bambina bionda siamo diventate inseparabili e ogni giorno d'estate ci siamo riviste lì allo stesso posto. Quello è stato e lo è ancora oggi uno dei momenti più belli della mia vita , solo grazie al quel parco ho conosciuto quella bambina . <3 <3
Da piccola andavo sempre nel parco , che si trova nel mio rione , ma non solo da piccola ancora oggi ci vado e dondolo sull'altalena anche se ho una certa età!! Lì ho conosciuto una delle mie migliori amiche . Ora vi racconto! Era un giorno d'estate , io avevo dieci anni e mia mamma non mi lasciava uscire da sola ma quel giorno scesi . Arrivata al parco , vidi lei ! Era una bambina con i capelli biondi , una corporatura snella e degli occhi verdi . Lei stava seduta su una panchina da sola , andai da lei , mi presentai e da lì incominciammo a parlare , parlare ... Da quel momento ho capito che è bello fare nuove amicizie e conoscere gente nuova . Da quel giorno io e la bambina bionda siamo diventate inseparabili e ogni giorno d'estate ci siamo riviste lì allo stesso posto. Quello è stato e lo è ancora oggi uno dei momenti più belli della mia vita , solo grazie al quel parco ho conosciuto quella bambina . <3 <3
domenica 17 marzo 2013
Le palazzine popolari
Io voglio parlare di un luogo del mio quartiere Fratte di cui pochi conservano memoria.Io lo conosco bene perchè ci abito,in particolare racconto delle "palazzine popolari",costruite vicino alla mia scuola.Queste palazzine sono state costruite su resti di villaggi etruschi,infatti nel quartiere c'è il "Museo Etrusco".Sotto le fondamenta di una palazzina ci sono i resti di una casa etrusca.Si accede da un cancello di ferro in via Buonservizi,e dentro vi è addirittura una "stanza pavimentata".Le chiavi di questo cancello erano tenute dal guardiano delle palazzine ma,morto lui,non si sa queste chiavi a chi sono andate,forse al Comune.Questo è quanto so e credo che oggi nessuno si ricorda più di tutto questo.
venerdì 15 marzo 2013
Il mio parco Pinocchio
Il parco Pinocchio è un posto che mi sta molto a cuore perchè da piccola ci andavo sempre a giocare insieme ai miei familiari e ai miei compagni. Ancora oggi vado al parco Pinocchio a giocare con le mie amiche a palla a volo , amo molto quando ci sono delle belle giornate perchè il sole fa risaltare tutto il verde che c'è nel parco e ti dà la sensazione di gioia e tranquillità. Il parco Pinocchio non è solo un posto per fare amicizia o giocarvi senza sosta; in quel parco vengono organizzate anche feste nel periodo estivo e vi si riuniscono tutti i bambini e gli adulti per stare in compagnia quando non si ha niente da fare. Io perciò
sono tanto affezionata a questo posto, sono tanto contenta di averlo vicino casa così nei giorni in cui non posso andarci perchè piove , posso vederlo dalla finestra senza tristezza.
mercoledì 13 marzo 2013
I miei ricordi =)
Un posto che mi sta molto a cuore è stato il cortile di casa mia dove sono cresciuta .A molti può sembrare solo un semplice e comune cortile ,ma per me non è cosi è un posto magico ricco di ricordi!!!Lii sono nate le mie prime amicizie le prime litigate,le prime esperienze che nel bene o nel male mi hanno fatto crescere.Questo ricordo rimarà per sempre nel mio cuore perché il cortile è stato un punto focale della mia adolescenza .
martedì 12 marzo 2013
Momenti indimenticabili..... =D
La chiesa di San Felice che si trova a Pastorano è per me molto importante!!!
La chiesa è anche dotata di un campo sportivo e di un parco giochi, quando ero piccola vi giocavo con le mie amiche!
Quando sono arrivata a Salerno, avevo quattro anni e volevo continuare a praticare danza, e qui c'era un grande spazio con un grande palco che usavamo per fare le prove delle coreografie i primi anni, poi sono andata in palestra, ma sempre con la mia stessa insegnante!!!!
Quando posso vi ritorno sempre, anche perché tutti gli anni fanno delle feste con cibo e mercatini
di beneficenza..... tutto il ricavato va ad una associazione ogni anno diversa in modo tale da riuscire ad aiutare varie associazione, il denaro che viene donato è una somma cospicua perché durante l'anno vengono fatte varie feste. Uno dei momenti più belli di queste feste è la lotteria, bisogna prendere un numero e aspettare per vedere se viene estratto, ma il momento più bello è quando, alcune volte, devo sorteggiare io i biglietti vincenti di questa lotteria, naturalmente la somma che si da per comprare il biglietto, va in beneficenza!!! Adoro queste serata perché mi diverto e contribuisco anche a donare un sorriso a chi ne ha bisogno!!!
lunedì 11 marzo 2013
ll campetto da calcio di Brignano
Il campetto da calcio situato a Brignano è molto conosciuto a Salerno per i suoi numerosi tornei di tanti anni fa.Oggi questo campetto è utilizzato per svolgere partite,spesso organizzate,e da noi ragazzi del posto.Infatti la maggiorparte delle giornate estive le trascorriamo lì,giocando a calcio,o mangiando la pizza nel parco all'esterno.Questo campo a me piace molto,ma l'unico difetto che ha è che il manto su cui giocare non è stabile con la pioggia,altrimenti sarebbe perfetto.Pensando questo campetto,mi riaffiorano in mente tanti ricordi,inoltre qui ho conosciuto la maggiorparte dei miei amici.
venerdì 8 marzo 2013
Un ricordo della mia infanzia
Un momento più bello dell mia infanzia che ricordo è quando andavo a giocare nei giardinetti, dove abita mia nonna, con i miei cugini. in questo giardino abbiamo costruito una casetta, nella quale trascorrevamo le nostre giornate con entusiasmo
Il mio ricordo :)
Il ricordo più bello che porto con me con grande gioia, è quando ogni pomeriggio d'estate insieme alle mie cugine andavo in bici per nel giardino della mia casa. Questo splendido ricordo lo custodirò sempre nel mio cuore, e sopratutto quando sarò grande e matura ritornando a casa dei miei genitori ricorderò la mia infanzia trascorsa.
giovedì 7 marzo 2013
Il Duomo di Salerno
Il Duomo di Salerno fu costruito tra il 1080 ed il 1085 dopo la conquista della città da Roberto il Guiscardo.La forma della Chiesa doveva essere scelta da Alfonso I arcivescovo di Salerno che il 1066 e il 1071 inizo' a decorarne le parenti .La cattedrale di San Matteo presenta una pianta articolata in un corpo longitudinale a tre navate
.Io quando ero piccolo mi piaceva passeggiare per la città di Salerno con i miei genitori perché ero molto interessato nel conoscere la storia della mia città.Una volta nel giorno della festa di san Matteo all età di 5 anni ho visitato il Duomo di Salerno.
All' entrata la vista interna di quella grande chiesa piena di affreschi ,statue e oggetti d' oro ... ha suscitato in me delle senzazioni strabilianti e profonde Ero cosi' piccolo in confronto ad un edificio sacro che mi sentivo come una nullità ,ma più che felice! Mio padre mi spiego' tutta la storia del Duomo e la cosa che più mi colpì fu che in quella chiesa furono ospitate le spoglie del Papa Gregorio VII ospite in esilio che consacrò la chiesa nel giugno del 1084. Infine sono andato a visitare la cripta dove mio padre mi ha spiegò che li vennero deposte le spoglie di san Matteo e dei martiri salernitani i tre martiri sono i santi Gaio ,Ante e Fortunato essi furono decapitati e nella cripta è conservata una colonna con un taglio al centro che,secondo la leggenda,è la stessa colonna sulla quale furono martinizzati i tre santi.Se si accosta l'orecchio alla fessura della colonna si acute un rumore che, dicono i Salernitani, è quello del sangue dei martini che ancora scorre all'interno della colonna. Per me è stato un giorno affascinante perchè ogni volta che entro in quella chiesa mi viene subito in mente quell'giorno di tanti anni fa.
.Io quando ero piccolo mi piaceva passeggiare per la città di Salerno con i miei genitori perché ero molto interessato nel conoscere la storia della mia città.Una volta nel giorno della festa di san Matteo all età di 5 anni ho visitato il Duomo di Salerno.
All' entrata la vista interna di quella grande chiesa piena di affreschi ,statue e oggetti d' oro ... ha suscitato in me delle senzazioni strabilianti e profonde Ero cosi' piccolo in confronto ad un edificio sacro che mi sentivo come una nullità ,ma più che felice! Mio padre mi spiego' tutta la storia del Duomo e la cosa che più mi colpì fu che in quella chiesa furono ospitate le spoglie del Papa Gregorio VII ospite in esilio che consacrò la chiesa nel giugno del 1084. Infine sono andato a visitare la cripta dove mio padre mi ha spiegò che li vennero deposte le spoglie di san Matteo e dei martiri salernitani i tre martiri sono i santi Gaio ,Ante e Fortunato essi furono decapitati e nella cripta è conservata una colonna con un taglio al centro che,secondo la leggenda,è la stessa colonna sulla quale furono martinizzati i tre santi.Se si accosta l'orecchio alla fessura della colonna si acute un rumore che, dicono i Salernitani, è quello del sangue dei martini che ancora scorre all'interno della colonna. Per me è stato un giorno affascinante perchè ogni volta che entro in quella chiesa mi viene subito in mente quell'giorno di tanti anni fa.
Stadio Arechi di Salerno
A Salerno nei pressi della litoranea,c'è un enorme struttura lo "Stadio Arechi" di Salerno
che è stato costruito nel 1990.Tanto tempo fa lo stadio era situato al centro della città ed aveva un altro nome: "Donato Vestuti" che fu costruito nel 1930 lo stadio era troppo piccolo e la Salernitana era stata promossa in serie A quindi decise di costruire uno stadio nuovo e più grande.Il mio amore per questo stadio è nato perchè da piccolo andavo con mio padre allo stadio,lui li era di cosa perchè c'era nel 1998 quando la magica Salernitana raggiunse un enorme traguardo :la serie A Ogni volta che vado mi salutano tutti e mi dicono "tu sei il figlio di Pierino il piccolino.Io amo questa città,questa gente ma anche la squadra della mia città e un giorno sogno di giocare per questi colori e questa città.
che è stato costruito nel 1990.Tanto tempo fa lo stadio era situato al centro della città ed aveva un altro nome: "Donato Vestuti" che fu costruito nel 1930 lo stadio era troppo piccolo e la Salernitana era stata promossa in serie A quindi decise di costruire uno stadio nuovo e più grande.Il mio amore per questo stadio è nato perchè da piccolo andavo con mio padre allo stadio,lui li era di cosa perchè c'era nel 1998 quando la magica Salernitana raggiunse un enorme traguardo :la serie A Ogni volta che vado mi salutano tutti e mi dicono "tu sei il figlio di Pierino il piccolino.Io amo questa città,questa gente ma anche la squadra della mia città e un giorno sogno di giocare per questi colori e questa città.
mercoledì 6 marzo 2013
Il meraviglioso Lungomare di Salerno
Il lungomare Trieste di Salerno non esisteva ancora fino all'Ottocento. Negli anni trenta ci fu la creazione dei primi giardini fino all'altezza dell'attuale Palazzo della Provincia. La realizzazione definitiva risale ai primi anni cinquanta, anni in cui sono stati colmati lunghi tratti di spiaggia; In quegli anni fu definito dagli inglesi il più bel lungomare del Mediterraneo. Sul viale più esterno correva un binario ferroviario mediante il quale le merci sbarcate dal porto venivano trasportate con un treno alla stazione ferroviaria. Successivamente venne usato per scopi turistici per poi essere eliminato. Oggi il lungomare è ricco di palme ed il grande giardino è costituito da tre viali paralleli separati da aiuole.
Del lungomare ho dei bellissimi ricordi legati alla mi infanzia. Quando ero piccola amavo fare lunghe passeggiate con i miei nonni e guardare nell'acqua tutti quei piccoli pesciolini che nuotavano felici. Durante la passeggiata adoravo salire sulle macchine a gettoni perché mi trasmettevano un senso di spensieratezza e leggerezza. Il lungomare mi riporta ai momenti più belli della mia vita e non so come avrei fatto se non fosse esistito. Lo porterò sempre nel mio cuore perché riesce a suscitare in me il desiderio di ritornare bambina e non crescere più.
Il Parco Mercatello
Salerno,la mia città,è una parte importante della mia vita,sono legata ad essa e ai suoi luoghi per tutti i ricordi e i momenti vissuti qui.Se dovessi scegliere un posto particolare che più mi piace di Salerno non saprei scegliere perchè ogni suo posto è diverso dall'altro ed è bello a proprio modo,però uno dei posti a cui sono più legata è il Parco Mercatello,perchè da bambina ci passavo la maggior parte della mia giornata;mia madre e mio padre mi ci portavano sempre quando ero piccola,mi divertivo a correre nell'erba,a guardare le anatre che c'erano nei vari laghetti e mi piaceva attraversare la sponda del fiume passando su dei blocchi di pietra stando attenta a non cadere,in quei momenti immaginavo di essere un'avventuriera alla scoperta di nuovi posti e nuove cose.Giravo tutto il parco conoscendo ormai tutti i suoi posti,andando sempre alla serra per ammirare tutte le piante che sono presenti lì,mangiavo le patatine che compravo al chioschetto e infine correvo sul prato giocando a pallone con mio fratello.Adesso il parco c'è ancora ma è un po' diverso da quando ci andavo io:le anatre non ci sono più,i laghetti sono secchi.Quel parco ha rappresentato una parte importante della mia infanzia e conserverò per sempre i ricordi legati ad esso.
La spiaggia di Santa Teresa :)
L a spiaggia di Santa Teresa è stata un punto d'incontro per tanti ragazzi del Centro Storico infatti negli anni 50 sono stati organizzati dei tornei amatoriali fra i vari quartieri della città . Questa iniziativa negli anni quella di Santa Teresa diventò un evento trainante dell'immagine di Salerno in tutto il territorio regionale infatti si aspettavano le giornate d'estate per riunirsi tutti insieme a vedere le varie partite tanto amate . Negli anni intere famiglie provenienti da ogni quartiere della città e centinaia di curiosi hanno affollato i gradoni sulla spiaggia per assistere ad uno spettacolo molto sentito in una città che si affaccia sul mare. Purtroppo dal 2009 la spiaggia di Santa Teresa non esiste più cosi come il suo torneo di calcio per la costruzione della piazza della libertà cancellando un pezzo di storia popolare di Salerno. Li infatti il comune realizzerà un sotto piazza con negozi per lo shopping a mare. Anch'io sono molto affezionata a questa spiaggia perché fin da quando avevo 11 anni andavo li con mio fratello è li trascorrevamo le nostre giornate estive. Si infatti era mio padre ad accompagnarci in spiaggia con il suo taxi e mentre noi stavamo li lui continuava la sua giornata lavorativa e appena finita veniva a recuperarci sul posto e noi eravamo molto tristi di lasciare la spiaggia i nostri amici ma sapevamo che il giorno dopo saremmo ritornati. Ci divertivamo molto insieme a vedere chi era più veloce a nuotare, giocavamo a pallavolo con amici conosciuti li e che abbiamo rivisto poi negli anni successivi cresciuti e alcune volte cambiati molto. E' alla fine dopo tanti ricordi spazzati via io insieme ai tanti salernitani posso dire che:"Non ci resta che piangere" :'(
Un posto speciale
Castello di Arechi
Il Castello di Arechi è un castello di origine medievale, sorge sulle ceneri di un castrum romano ed è situato sul monte Bonadies. Il castello nel medioevo era utilizzato dai Salernitani per difendersi dai nemici. Oggi è considerato uno dei più importanti monumenti di Salerno.
Divenne importante a livello militare nell' VIII secolo, con il principe longobardo Arechi II che lo ampliò e ristrutturò ispirandosi all’epoca romana e bizantina. Infatti questo principe considerò nel 739 la posizione strategica della città che, dominante sul Mar Tirreno, poteva rappresentare per i suoi possedimenti un significativo sbocco via mare, sia per i commerci che per una miglior difesa. Così decise di fortificare l’antica città romana Salernum, che divenne capitale del ducato di Benevento. Successivamente il castello divenne il centro del potere longobardo nel costituito Principato di Salerno, fino al 1077 quando Gisulfo II vi fece la sua estrema difesa contro l'assedio normanno, prima di arrendersi per mancanza di viveri. In quest'occasione, per garantire una maggior difesa della fortezza alle spalle, fu costruita immediatamente la "Bastea" o "Bastiglia", così chiamata perché ritenuta erroneamente una prigione (le vere carceri erano nel castello stesso). In epoca normanna, angioina ed aragonese si ebbero molti ampliamenti della fortificazione. Nel 1820, nel castello ebbe luogo una congiura carbonara, con l'intento di causare un' insurrezione popolare; ma a causa del tradimento di un affiliato, fallì tutto. Nel XVIII secolo,quando cambiarono i sistemi di difesa, il castello venne abbandonato e perse la sua importanza. Dopo un lungo periodo di abbandono in seguito all'unità d'Italia, il castello divenne proprietà della Provincia di Salerno che ne cominciò i lavori di restauro dopo l'alluvione del 1954. Recentemente (2001) è stata riaperta anche la vicina Bastiglia. Il 1 marzo 1992 le Poste Italiane gli hanno dedicato un francobollo. Il castello attualmente è costituito da una sezione centrale protetta da torri, unite tra di loro con una cinta muraria arricchita da merli. Il Castello di Arechi offre una splendida panoramica sulla città e sull'intero golfo di Salerno. Nella zona restaurata è stato allestito un museo all’interno delle mura, dove sono stati esposti utensili usati dagli abitanti del castello, ceramiche medievali e monete, inoltre sono state allestite sale per mostre,congressi e conferenze.
Il castello di Arechi è un luogo molto speciale per me. Io sono nata in Romania e sono approdata qui a Salerno solo all'età di 3 anni. Al castello ho trascorso uno dei miei primi momenti salernitani tra divertimento e emozioni. Un giorno mio padre era tornato prima dal lavoro e abbiamo deciso di fare un giro con la macchina . Facendo tanti percorsi ci siamo ritrovati al parcheggio del Castello. Simo saliti lungo delle scalinate e ci siamo ritrovati su un terrazzo mozzafiato, dà lì si vedeva tutta Salerno. Per me che essendo venuta da un paesino , vedere tutto da una prospettiva diversa, è stato magnifico. Io e papà non abbiamo avuto mai un rapporto forte e grazie a questa esperienza abbiamo capito che il nostro rapporto poteva migliorare uscendo più spesso insieme.
Alla scoperta di Salerno!!!
Castello di Arechi è un castello medievale, situato ad un'altezza di circa 300 metri sul livello del mare, che domina la città ed il golfo di Salerno. È detto di Arechi perché la costruzione di questa fortificazione si associa, tradizionalmente, al duca longobardo Arechi II.La più antica fase costruttiva, secondo alcune indagini ed è opera di maestranze goto-bizantine ai tempi di Narsete. Altri studiosi invece affermano che una prima fortificazione sul colle Bonadies fu costruita nel III secolo, in epoca tardo-romana. Il castello, tuttavia, assunse grande importanza militare nell'VIII secolo, con il principe longobardo Arechi II che, seppure non introdusse particolari modifiche al fortilizio, ne fece il cardine delsistema difensivo della città Nel 774 questo principe considerò la posizione strategica della città e fece di Salerno la residenza della corte del ducato di Benevento. La città infatti rappresentava una testa di ponte per i commerci e per il controllo dei traffici con gli altri territori del Mediterraneo. Di qui la sua attenzione alle fortificazioni: il castello divenne il vertice di un sistema difensivo triangolare, le mura calavano giù lungo i pendii del colle Bonadies cingendo di fatto tutta l'antica Salernum fino al mare.l castello e la cinta resero Salerno "per natura e per arte imprendibile, non essendo in Italia una rocca più munita di essa", come testimonia Paolo Diacono nella sua "Historia Longobardorum". Di fatti la città non fu mai espugnata, anche nel 1077 quando l'ultimo principe longobardo, Gisulfo II, si difese strenuamente contro l'assedio del normanno Roberto il Guiscardo, prima di arrendersi per mancanza di viveri.In epoca normanna, angioina ed aragonese si ebbero molti ampliamenti della fortificazione. Nel 1820, nel castello ebbe luogo una congiura carbonara, con l'intento di causare un'insurrezione popolare; ma a causa del tradimento di un affiliato, fallì tutto. Dopo un lungo periodo di abbandono in seguito all'unità d'Italia, il castello divenne proprietà della Provincia di Salerno che ne cominciò i lavori di restauro dopo l'alluvione del 1954. Recentemente (2001) è stata riaperta anche la vicina Bastiglia. Il 1 marzo 1992 le Poste Italiane gli hanno dedicato un francobollo.
Il colle su cui sorge il castello è chiamato "Bonadies" ("buongiorno"), poiché all'alba -essendo la parte più alta della città- il sole che sorgeva da est ne illuminava per primo il vertice.
Grazie all'impervietà della sua collocazione, il castello è sempre rimasto inespugnato. Attualmente boscosa, nel Medioevo la collina era completamente priva di alberi, onde facilitare l'avvistamento di chi ne compisse l'ascensione. Durante gli assedi, dal castello venivano lanciate, o lasciate semplicemente rotolare, grosse pietre con delle possenti macchine.
Come in tutte le leggende romantiche riguardanti i vecchi castelli, una tradizione vuole che esistano uno o più passaggi segreti che collegano il castello con le antiche torri d'avvistamento delle mura, soprattutto, col Forte La Carnale. Non mancano, poi, storie di fantasmi.
Una tragedia di Ugo Foscolo, la Ricciarda, è ambientata nel Castello di Arechi. L'autore ne fu ispirato durante una breve visita a Salerno nel 1812.
Il Castello, nel corso dei secoli, è stato più volte chiamato in maniera differente: "il castello" semplicemente, "il castellaccio", "il castello principale" (per distinguerlo dalle altre fortificazioni "secondarie"), "la torre maggiore" o "torre", "la rocca". Il toponimo più ricorrente è "Castello di Arechi II".HO deciso di parlare di questo meraviglioso castello perchè '' ha fatto parte della mia infanzia''!
Il Castello Arechi di Salerno è un luogo particolarmente significativo per me. Per me è veramente molto importante perchè all'età di quattro anni, anche se non ne ho ricordo, mia madre mi portò a visitare questo meraviglioso castello. Io non ho nessun ricordo di questa visita ma mia madre mi ha raccontato ogni minimo dettaglio. Mi ha detto che osservavo con molto interesse il Castello e che mi entusiasmava molto ascoltare ciò che diceva la guida!
Però, il momento in cui mi sono divertita tantissimo è stato quando abbiamo fatto il pick-nick dopo la visita guidata.
Mia madre mi ha anche raccontato che correvo ovunque ridendo felice. Mi ha detto che volevo far assaggiare il mio gelato a tutte le persone che incontravo e portavo tutte queste persone da lei per farle sedere con noi...
Posso affermare che è stata una giornata bellissima che, anche se non ne ho ricordo, non dimenticherò mai!!!
Il simbolo della nostra meravigliosa città
IL Lungomare Trieste di Salerno è un grande giardino alberato interamente pedonale , largo 30 metri e lungo circa 2 km , che costeggia il mare nel tratto centrale del nucleo urbano , dal porto commerciale a quello turistico. Fino all' 800 non esisteva ancora. Un primo "avanzamento" della strada , col conseguente riempimento del precedente arenile costiero , avvenne nei primi decenni del secolo scorso , con la creazione dei primi giardini fino all'altezza dell'attuale palazzo della Provincia . In seguito all'eruzione del Vesuvio del 1944 e ai bombardamenti aerei , fu realizzato il tratto successivo adoperando le ceneri vulcaniche miste alle macerie. La realizzazione definitiva dell'opera risale intorno al 1950 . Il Lungomare cittadino accoglie , in estate e in inverno , moltissime persone : è il luogo privilegiato dei giovani che qui si ritrovano ad ogni ora del giorno e della notte, degli sportivi che preferiscono praticare attività fisica all'aria aperta e delle famiglie che amano fare una passeggiata a diretto contatto con il mare. Il Lungomare si anima durante tutte le festività primaverili con attività di animazione per i più piccoli , con il tradizionale teatro dei burattini e con mercati e fiere . Questo meraviglioso luogo non è caratterizzato solo da una fantastica storia ma caratterizza anche la mia di storia...
Il Lungomare è un luogo molto significativo per me , perchè durante la mia infanzia vi facevo delle meravigliose passeggiate con la mia famiglia . Per me che adoro il mare e il suo instancabile movimento , Salerno è come una terrazza da cui affacciarsi per godersi lo spettacolo. Tutte le tappe della mia vita , e di tutti i salernitani in genere , sono state accompagnate dall'immancabile passeggiata sul Lungomare , che è lungo circa 3 km ed è ricco di palme e aiuole fiorite. Sullo sfondo , in lontananza , le rocce della Costiera Amalfitana fanno da guardiane a questo piccolo angolo di paradiso. E' questo il luogo che rende Salerno
diversa da ogni altra città : è così ben diviso che chiunque può trovarvi un angolino su misura per se stesso. Accoglie con uguale attenzione chi ama stare nella baldoria e chi invece preferisce il silenzio e l'isolamento . Io , che amo la tranquillità senza però disdegnare la compagnia , trovo che questo sia un posto irrinunciabile e , pur avendo conosciuto molte città , non ho mai scovato altrove un luogo capace di tanta accoglienza è in grado di offrire un panorama di tale bellezza . Il Lungomare mi fa pensare alla tranquillità perchè mi ricorda i bei momenti passati con i miei amici e con la mia famiglia .
Il giardino della minerva.
l giardino della Minerva è un orto botanico situato nel centro storico di Salerno. Durante il medioevo fu utilizzato come giardino dei semplici a fini didattici per gli studenti della scuola medica salernitana.
Gli orti risultano di proprietà della famiglia Silvatico, ma è nel 1300 che il maestro della scuola medica Metteo Silvatico vi istituisce un giardino dei semplici, nell'orto furono piantate numerose piante di ogni provenienza per classificarle e studiarne le proprietà terapeutiche. Del terreno non si hanno più notizie, quando poi fu acquistato e adibito a giardino di una residenza nobiliare. Nel dopoguerra l'ultimo proprietario lo donò all'Asilo di Mendicità e quindi, da questa istituzione benefica, passò al comune di Salerno.
Ho moltissimi ricordi di questo meraviglioso giardino, come ad esempio ricordo quando mi ci portava mio padre e respiravo un'aria di freschezza e serenità, e dall'ora ho avuto sempre piacere a ritornarci.
Gli orti risultano di proprietà della famiglia Silvatico, ma è nel 1300 che il maestro della scuola medica Metteo Silvatico vi istituisce un giardino dei semplici, nell'orto furono piantate numerose piante di ogni provenienza per classificarle e studiarne le proprietà terapeutiche. Del terreno non si hanno più notizie, quando poi fu acquistato e adibito a giardino di una residenza nobiliare. Nel dopoguerra l'ultimo proprietario lo donò all'Asilo di Mendicità e quindi, da questa istituzione benefica, passò al comune di Salerno.
Ho moltissimi ricordi di questo meraviglioso giardino, come ad esempio ricordo quando mi ci portava mio padre e respiravo un'aria di freschezza e serenità, e dall'ora ho avuto sempre piacere a ritornarci.
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